08 - Area 8 VITE

Servizio Agrometeorologico
Servizio Agrometeorologia
Vai ai contenuti

08 - Area 8 VITE

ARSAC Servizio Agro-Meteorologico
Pubblicato da Area 8 Locride in VITE · 12 Luglio 2023
Bollettino n 8 valido dal 12 al 18/07/2023
Situazione Meteorologica

Maggiore del valore climatico
Conforme al valore climatico
Minore del valore climatico
Fase Fenologica

Avversità e difesa fitosanitaria




Le condizioni meteorologiche sono favorevoli allo sviluppo dell’oidio.
Oidio. Rischio di infezioni elevato.
   • Difesa integrata, effettuare interventi con prodotti di contatto (zolfo, bicarbonato di potassio) e anche sistemici (IBE, strobilurine efficaci anche contro Black Rot). Prediligere l'utilizzo di prodotti meno soggetti al dilavamento. Si ricorda che l'olio essenziale di arancio dolce utilizzato come antiperonosporico è efficace anche per contrastare l'oidio.
   • Difesa biologica, effettuare interventi con prodotti di contatto (zolfo, bicarbonato di potassio) abbinati a induttori di resistenza (cerevisane) e/o a bioagrofarmaci (es. Bacillus pumilus). Si ricorda che l'olio essenziale di arancio dolce utilizzato come antiperonosporico è efficace anche per contrastare l'oidio.
Si evidenzia che lo zolfo oltre i 32°C può causare effetti fitotossici, per questo motivo, nel periodo estivo, i trattamenti devono essere eseguiti nelle ore più fresche della giornata e con dosaggi medio bassi.

Peronospora. Rischio di infezioni medio
La pericolosità di questo patogeno attualmente è ridotta, a causa dell’andamento climatico ed alla suscettibilità dei grappoli (fase fenologica inizio chiusura grappolo. Si ricorda, comunque, che gli acini fino allo stadio di chiusura grappolo (70% della loro dimensione finale) possono essere ancora attaccati dalla peronospora.
               • Difesa integrata, dove sono stati rilevati sintomi, si consiglia di mantenere la vegetazione protetta con sistemici curativi/stoppanti (metalaxyl-M abbinato anche a rame e cimoxanil).
   • Difesa biologica, mantenere la vegetazione protetta con turni stretti con prodotti a base di rame, integrandolo con induttori di resistenza (es. cerevisane). È possibile utilizzare anche l’olio essenziale di arancio dolce.

Mal dell’esca della vite: quest’anno i sintomi, con la classica “tigratura” sulle foglie, si stanno manifestando precocemente. Il decorso della malattia può evidenziarsi in forma cronica, con sintomi lievi ma presenti sulla pianta per tutta la stagione. Oppure in forma “acuta” definita anche “apoplettica”, che comporta la morte improvvisa della pianta. È importante, segnare le piante infette, queste, in inverno, vanno potate separatamente dalle altre, per limitare la diffusione della malattia, avendo cura di disinfettare gli attrezzi di taglio (utilizzare una soluzione a base di cloruro di benzalconio).

Tignoletta dell’uva (Lobesia botrana). Le temperature elevate di questo periodo contribuiscono al contenimento dell’insetto. Controllare l'andamento delle ovideposizioni ed intervenire all’occorrenza con Bacillus thuringiensis e/o prodotti ovicidi-larvicidi.

RILIEVI IN CAMPO:
Pietro Audino
Alessandro Cuteri
Roberto Oppedisano
Saverio Zavaglia
Vincenzo Maione, Concetta Leto (Coordinatori)

Per ulteriori informazioni:
Tel 0964 20724



Torna ai contenuti